AFAR |
POLVERE NELLA BIBBIA |
«Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente»
GENESI 2,7
POLVERE COME MATERIA DI CUI E' FATTO L'UOMO
Mentre il sesto giorno ci viene detto della creazione dell'uomo da parte di Dio, ora ci viene detto i mezzi per farlo. Nulla di simile si dice dei pesci, degli animali o degli uccelli. Ma «il Signore plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente». È il corpo dell'uomo che è fatto di polvere. Questo ha certamente lo scopo di impedirci di essere orgogliosi di noi stessi! Ma d'altra parte, all'uomo viene data una dignità molto al di sopra della creazione animale. Il respiro di Dio nelle sue narici lo separa completamente dal resto della creazione terrena. L’essere umano biblico non è però legato a Dio da un rapporto di sangue: il suo corpo terrestre è vivificato dall’alito di vita che il suo creatore gl’infonde. Nella Bibbia la comunione tra l’essere umano e Dio non si compie con l’infusione di sangue divino, come nel mito babilonese, ma con l’effusione dello spirito. Questo dovrebbe renderci grati e seri nel comprendere che tale dignità porta con sé la responsabilità di rappresentare il Dio che ha soffiato in noi.
"Le persone perfette non combattono , non mentono, non commettono errori e non esistono"
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ARISTOTELE |
SCUSATE LA POLVERE |
La regola del cielo è la perfezione. La regola dell’uomo è la ricerca della perfezione.
(JOHANN WOLFGANG GOETHE)
LA POLVERE DELLA PERFEZIONE
Perché dovresti far tutto bene? Chi deve metterti il voto? La ricerca affannosa della perfezione umana è una paralisi. Puoi paralizzarti con questa assurda ricerca della perfezione e di fare del tuo meglio. Scrollati via dalle spalle la polvere della perfezione. Puoi riservati alcuni campi, nei quali sei davvero bravo, ma nella stragrande maggioranza dei casi, fare sempre tutto bene e sempre meglio è un ostacolo al fare in senso biblico. Perfezione vuol dire immobilità. Se hai esigenze di perfezione non tenterai mai nulla e non combinerai mai un gran che, perché il concetto di perfezione non è applicabile agli esseri umani finiti, ma solo a Dio. Dio è perfetto, ma tu, in quanto creatura, non lo sei e diventi ridicolo se lo pretendi. Pensa: è sbagliando che si impara qualcosa. Eppure ci è stato insegnato che il successo sia l’unico valore accettabile, viviamo in un mondo che dà importanza all’immagine e all’esteriorità. Sei perfetto se sei magro, ricco, se indossi le scarpe firmate, se sei competitivo. Ti hanno insegnato a valutare il tuo valore in base ai tuoi fallimenti o ai tuoi successi. Un fallimento può essere una lezione, può diventare un incentivo al lavoro e alla ricerca. Pensa: è sbagliando che si impara.