PUNTEGGIATURA |
«Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca»
MATTEO 19,12
IL PUNTO E VIRGOLA Tutti a Gesù ponevano domande, a cui, tranne casi rarissimi, il Signore si preoccupava di rispondere sempre, per poter così istruire e per far conoscere la volontà del Padre suo e Nostro. L’eunuco di cui parla Gesù non è colui che non può generare ma colui, che separato dalla propria moglie, continua a vivere nella continenza, rimanendo fedele al primo legame coniugale: è eunuco nei confronti di tutte le altre donne. Ci sono eunuchi nati dal ventre della madre, cioè persone che non potranno mai sposarsi, ci sono quelli che sono resi tali dagli uomini: cioè le loro vicende personali, la storia, i loro complessi e le loro difficoltà, ci sono quelli che si sono fatti per il regno dei cieli. Chi liberamente, è chiamato da Dio, ha scelto questo stato di celibato, proprio per testimoniare l'amore assoluto di Dio a tutti, che è per tutti. Allora, la vocazione è unica per tutti e vivere l'amore nei vari stati nei quali uno si trova.
"Avete mai visto un punto e virgola che piange? Io l'ho visto stanotte e non è un bel vedere"
DIEGO CUGIA |
PUNTO E VIRGOLA |
«I Bibliofili che posseggono biblioteche di cui non volgono una pagina sono come eunuchi in un harem»
PUNTO E VIRGOLA: UN SOGNO EQUIVOCO
A cosa serve? Come si usa? È proprio necessario? Quante volte si sente dire: ‘Il più delle volte il punto e virgola può essere sostituito dal punto, o addirittura dalla virgola’. Non sanno quello che dicono; non sanno quello che si perdono» Lo scriveva nel 2018 Leonardo G. Luccone, fondatore dello studio editoriale Oblique.
Il punto e virgola è l’eunuco della grammatica. Ci sono punti e virgola nati dalla mente di grandi scrittori, cioè punto e virgola che non potranno mai essere confutati; ci sono quelli resi tali dagli uomini che si ribellano alla dittatura del punto fermo e all’anarchia della virgola; ci sono quelli che vengono per natura considerati segni equivoci. E anche se fosse? La punteggiatura è eticamente neutra e asettica. La promiscuità tra punti, virgole e due punti è da scoraggiare per una questione pratica, non tanto per motivi etici. Maneggiare bene questo segno di punteggiatura, infatti, può sembrare delicato e complesso, specialmente se non ne abbiamo approfondito le potenzialità e se non ci sono chiari i suoi contesti d’uso. Il punto e virgola non indica perciò né la fine dell'idea generale (come farebbe il punto), né la continuazione del concetto minore (che costituisce il ruolo della virgola), ma qualcosa di intermedio tra queste due funzioni. Questo segno risulta perciò utile nei periodi lunghi e complessi, ricchi di ramificazioni difficili da controllare.